Dermatiti Delle Casalinghe

Allergia Agli Acari della Polvere

Sebbene la caseina produca la più alta percentuale di positività ai test cutanei (68%) nei bambini con allergia al latte, la b-lattoglobulina produce la più alta percentuale di positività al test di tolleranza (66%). La maggior parte dei bambini reagisce a più di una proteina del latte vaccino, ma alcuni soggetti hanno anticorpi IgE diretti solamente verso derivati proteolitici del latte di mucca. Caseina cancerogena: fa venire i tumori? Infatti, una serie di studi ha dimostrato che circa i due terzi dei casi di orticaria cronica sono di origine autoimmune e in particolare sono provocati da autoanticorpi diretti contro il recettore ad alta affinità per le IgE (FCeRI) o contro le IgE stesse (1-4). Ciò rende l'orticaria, data la sua frequenza, la più comune patologia autoimmune. L’allergenicità delle singole proteine del latte è stata studiata mediante test cutanei, dosaggio delle IgE specifiche e test di provocazione orale. Sono stati rilevati anticorpi IgE per molteplici allergeni comuni al gambero d’acqua dolce e all’aragosta. Usando i sieri di molte persone sensibilizzate ai crostacei con l’immunoelettroforesi crociata sono stati studiati gli antigeni e gli allergeni del gambero d’acqua dolce (Procambarus clarkii) e l’aragosta con spine (Panulirus argus).

Pertanto, per la composizione etnica della popolazione degli Stati Uniti, è probabile che circa 30-50 milioni di statunitensi siano intolleranti al lattosio. Gli antigeni del merluzzo sono stati i più dettagliatamente studiati. Questi agenti sono usati per lo più nella lavorazione di carni come salsicce e salami. Secondo alcune recenti evidenze scientifiche, questo aumento può essere in parte ricondotto ad “influenze ambientali, incluso l’utilizzo di antibiotici, un’alimentazione ad alto contenuto di grassi e basso contenuto di fibre, la riduzione dell’esposizione ad agenti infettivi, il parto cesareo e il consumo di alimenti in formula”, secondo quanto affermano gli autori dello studio. Va però tenuto presente che l'analisi dell'HLA non può essere utilizzata per confermare una diagnosi di celiachia in quanto i geni che codificano per queste molecole sono presenti nel 29,85% della popolazione generale. In Europa la prevalenza delle reazioni sistemiche nella popolazione generale è compresa tra 0,3 e 8,9% negli adulti; a seconda degli studi le api sono responsabili del 30%- 45% dei casi. Il latice, che fino a pochi anni fa rappresentava meno dell'uno per cento delle reazioni durante anestesia, causa oggi circa 12 per cento di casi di anafilassi (vedi anche Occhio Clinico Pediatria 1998; 10: 22). Ciò sembra essere dovuto all'aumento degli oggetti in questo materiale cui si è esposti fin dalla prima infanzia.

Se l'utilizzo di questi farmaci non si rivela sufficiente, in alcuni casi artificiali farmaci specifici è possibile essere sottoposti ad un vaccino (per via cutanea o sublinguinale) che ha l'obiettivo di desensibilizzare l'organismo nei confronti di alcuni allergeni e fa sì che col tempo si possa avere una tolleranza maggiore. Il determinante comune tra pesci a scheletro cartilagineo e pesci a scheletro osseo sembra essere un allergene maggiore per i primi e minore per i secondi. I pesci a scheletro cartilagineo (minore cross-reattività con quelli a scheletro osseo) sono ad esempio il palombo e la razza. Minore la cross-reattività con altre specie e minima quella fra pesci a scheletro osseo e pesci a scheletro cartilagineo. I pesci a scheletro osseo o osteitti, comprendono la grande maggioranza delle specie ittiche sia marine che delle acque dolci: aringa, sarda, acciuga o alice, famiglia scombrocidi, nasello, merluzzo seccato intero (stoccafisso) o aperto e salato (baccalà), cernia, dentice, orata, muggine, pescespada, sarago, spigola, sogliola, rombo, triglia.

Attualmente sono conosciute almeno 20.000 specie di pesce non tutte ovviamente impiegate nell’alimentazione umana. Come già detto può aversi una cross-reattività tra queste specie di pesci a scheletro osseo. Studi in vivo ed in vitro hanno dimostrato gradi variabili di cross-reazione nell’ambito dei pesci a scheletro osseo, soprattutto fra merluzzo, branzino, dentice, anguilla, sogliola e tonno. Io non l’ho voluto fare e vivo male i mesi primaverili , ci sono venti giorni, ogni anno, infernali. Grandi quantità di glutammato monosodico sono frequentemente aggiunte ad altri alimenti giapponesi, cinesi e del sud-est asiatico. I glutammati si trovano in natura in alcuni cibi in quantità significative: 100 g di formaggio Camembert, per esempio, contiene 1 g di glutammato monosodico. Circa il 50% della produzione del latte è venduto come latte liquido o prodotti correlati, mentre un altro 25% è trasformato in formaggio. La stabilità al calore delle proteine del latte è molto variabile: le proteine del siero e la b-caseina sono le più labili, la b-lattoglobulina e la a-lattoalbumina sono le più stabili. L’acido glutamico è un acido amino-dicarbossilico non essenziale che costituisce il 20% delle proteine della dieta.

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